martedì 23 febbraio 2010

E LA QUALITA'?

Rieccomi qui.

Giovane e inesperta Anna Frank dei nostri tempi, a riempire un blog, che spero diventi presto popopolare tra noi regine dell’eccesso, ma delle volte anche solo regine del cesso! Cio che conta ormai è solo il titolo nobiliare! Pochi preamboli per arrivare a parlare di un argomento a tutte molto caro, il nostro COMPENSO! Delle volte sottovalutato dai proprietari dei vari pub, locali, disco etc. Come e’ possibile anche solo pensare che la prestazione di una drag queen possa valere piu’ o meno 50 euro? A chi attribuire la colpa? Penso che non siano chiare a molti le spese che una “VERA” Drag Queen deve sostenere per poter portare in scena uno spettacolino, quanto misero possa essere! Non ci bastano certo i 15€ spesi per una piega da Carmela la parrucchiera! Qualora non ve ne foste accorti cari i miei gestori di pub, noi utilizziamo delle parrucche! Parrucche realizzate da sapienti mani di artigiani svedesi. Utilizziamo scintillanti abiti di organze e sete pregiate. Deliziosi decollette sempre al passo con le ultime collezioni di Jimmy Choo. Gioielli da far invidia a quella poraccia di Liz Taylor.Come pretendete che riusciamo a sostenere tutto questo con i vostri miseri 50€???? Mi perplime e mi fa capire tante cose: il fatto che molte “colleghe” si diano per cosi’ poco! Ed ecco che scatta il meccanismo. Quello di mettere in scena spesso le Drag di secondo livello (simil cross dress) che, per tale cifra, “intrattengono” il pubblico con succinti abitini Zara collection e deliziosi sandaletti in disuso di qualche cugina ormai cresciuta! Anche il semplice fatto che queste giovani ragazze vadano in scena a prezzi di mercatino non aiuta nessuna di noi! Perche’ un gestore dovrebbe chiamare noi “care” Drag quando riescono a impegnare la serata a prezzi ridotti? La cosa di cui, a parer mio non si rendono conto, è il profondo declassamento che subisce il locale, uno spettacolo di qualita’ rende sicuramente piu’ piacevole il ricordo della serata e di conseguenza quello del locale, piuttosto che vedere in scena cose che vorresti non aver mai visto!

Non sono qui per indire una rivolta, ma soltanto per rendere nota una cosa che ci affligge quasi piu’ delle scarpe senza tacco!

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